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Divertimenti poetici

(di serietà variabile)

 

Dico subito che non sono poeta. Mi è capitato però, nel corso degli anni, di avvertire l'impulso a scrivere in versi, o qualcosa di simile. Ma senza alcuna pretesa, anzi, con un po' d'imbarazzo. Molti (fortunatamente?) sono andati perduti. Ne riporto alcuni, tra quelli rimasti, che riconosco ancora oggi espressione, talvolta paradossale, del mio sentire.

 
 

Dichiarazioni d'amore alla mia sposa


Che altro potrei fare?


Perdonami d'amarti a modo mio
ma come potrei farlo in altro modo?

Perdonami la prepotenza
d'amarti soltanto a modo mio
altri non potrei essere
né principe né azzurro
ma soltanto un mediocre
che invade la tua privacy
un banale egoista
che violenta la tua pigrizia
per offrirti null'altro che se stesso.

Amarti a modo mio è una pretesa
lo capisco
capisco il desiderio
d'essere amata
secondo il tuo volere.

Ma io non so
non son capace
a essere altro da me stesso.

Perdonami d'amarti a modo mio.


Finalmente!

Ti ho amato tanto
tantissimo

d'un amore esaltante
sconvolgente
eccitante.

Ti ho amato, ti ho amato
d'un amore travolgente,
conturbante,
commovente.

Ti ho amato
d
'un amore sublime
d'un amore indescrivibile
ti ho amato.

Oggi
finalmente
ti amo soltanto.

Il vero è vero

Se non risplende
il sole non è sole,
se non profuma
il fiore non incanta,
il seme non germoglia se non piove
il merlo è imbalsamato se non canta.

Senza rugiada
la rosa è già appassita,
senza la luce
il bianco resta nero.

Se tu non m'ami
la vita non è vita.
Se io non t'amo
il vero non è vero.

 

La noia

La noia di te non conosco.
Talvolta mi sento irritato
dall'invadenza
della tua presenza,
ma la noia di te non conosco.

Beato il giorno in cui
la conoscerò.
Quel giorno
il mio desiderio di te
sarà finalmente pago.

 

La nebbia serena

La nebbia discende dal colle
accarezza la valle
si distende sul prato
s'accompagna al torrente
riposa sul mare
avvolge come un manto il mondo intero.

In questa nebbia
m'affogo ogni giorno.
Ma sempre
sereno come l'usignolo
terso come una rondine in volo
limpido come il sorriso di un bimbo
vive il mio amore per te.

 

Eccomi

Eccomi, son qui, lieto
d'essere come tu mi vuoi
pieno d'amore per te
fedele all'amor tuo.

Le nostre parti si sono riversate
l'una nell'altra:
io sono te
e tu sei noi, insieme per la vita.

Grato ti sono
per come mi hai plasmato.
Ti ringrazio, lo sai, di esserti fedele.
Ti ringrazio di amarti.


Un viaggio saltellante

Eccoli di nuovo insieme
a saltellar sul prato
il merlo e la merla
eccoli cantare
guardarsi attorno
a
marsi e amare
il loro mondo, la loro vita.

A guardarli
mi sembra di vedere
riflesso in loro
il viaggio saltellante
che insieme alla mia sposa
proseguiamo ogni giorno
verso la vita.


Progressivamente uguale

Il nostro amore
prosegue sempre uguale
cresce costante e oggi posso dire
ti amo più di ieri.
Anche se forse
spero
meno di domani.


Tra venti e ottant'anni

Amarsi da vecchi, quale grazia!
Certo il fisico non è più lo stesso
con reumatismi, acciacchi, dolorini
e la pelle di rughe tempestata.

Ma gustando i tuoi baci appassionati
mi meraviglio spesso, e potrei dire
che tra quelli di venti o d'ottant'anni
nessuna differenza ho mai notata.


Il mestiere d'amare

Il nostro mestiere
quello che consapevolmente
ci siamo scelti
è amarci l’un l’altro.

Il nostro amore
è un continuo cammino
e come avviene in ogni mestiere
anche il nostro amore fa carriera!
È cominciato ricco
di buone speranze
è cresciuto nel tempo
e oggi non potrebbe essere più grande.
Ma domani lo sarà
perché sarà cresciuta in noi
la capacità d’amare.

Non è un amore chiuso
possessivo, egoistico, geloso.
È un amore pedagogo
che ci insegna ogni giorno
ad aprirci e amare le altrui necessità.

L’amore divino che a ciascuno
giunge attraverso
i fratelli e le sorelle
trova per noi due
un canale privilegiato
nel nostro amore coniugale.


Illusioni

Quanti discorsi d'amore
illusioni, illusioni.
Quanti romanzi, poemi,
racconti di amori struggenti
illusioni, illusioni.
Chi mai può parlare d'amore
senza conoscere te?

Ciascuno ha l'amore suo, ma la sorte
ha dato a me d'incontrare te
che non sei l'amore mio,
che sei l'amore
senza limite alcuno.

E tu sei mia, soltanto mia
e ti conosco,
e ti ho.


Nessuno saprà

Che cosa significa
amare te
soltanto io lo so.

E come ti amo io
nessuno lo saprà.
Mai.


Che strana cosa

Tu mi guardi
e io ti amo,
mi sorridi
e io ti amo.
Non perché mi guardi
non perché mi sorridi.

Non mi guardi
e io ti amo,
sei distratta
e io ti amo,
m'inganni
m'insulti
mi fai morire di gelosia
e io ti amo.

Che strana cosa l'amore!
Se un amico m'inganna
non è più mio amico
e se qualcuno m'insulta
gli timbro sul muso
ciò che si merita.
Ma tu puoi farmi qualunque cosa
e io ti amo.

E tu
non fai nulla
per farmi ingelosire,
non m'insulti
non m'inganni
non ti serve perché sai
che io ti amo
comunque.

Tu mi guardi
io ti amo,
mi sorridi
ti amo.

 

Semplicemente

Che cosa è semplice?
Non questo mondo
meraviglioso e ostile.
Che cos'è semplice?
Non questa casa
che mi sono costruita
piena di frivolezze.
Che cosa è semplice?
Non la tenera violetta
prodiga di misterioso profumo.
Che cosa è semplice?
Non il granello di sabbia
nascondiglio ideale
di micromondi.
Che cosa è semplice?
Non l'atomo, il protone, l'antineutrino
scintillanti burloni
dei maestri di scienza.

Disperata ricerca dunque
per chi si guarda attorno
dove la semplicità non esiste.

Ma non per me
perché tu sai darmi
un amore semplice.
D'una semplicità
divina.


Al di là dell'immenso

Quale illusoria luce
crede mai di avere
chi soltanto
s'illumina d'immenso.

La mia è vera luce:
m'illumino di te.

 

Auspici

 

Aspirazioni

Un tempo avrei gradito essere saggio
e stimato e cercato e consultato.
Or mi contento d'esser ragazzino
accorto e disponibile se posso
ma anche un po' birichino.


Un presente presente!

Quant'è bella la vecchiezza
se la vivi in allegria
chi vuol esser lieto sia
nel presente la certezza!


 

Conversando con sorella morte


Allenamenti

Anche stasera il sole è tramontato
e la notte s’appresta ad allenarmi
(come sempre) al sonno della vita.

Lo fa con dolcezza, ben attenta
a non intimorirmi, a non impormi
costrizioni traumatiche e violente.

Mi tenta col torpore, mi accarezza
le palpebre con quella sonnolenza
pigra alla veglia eppur così invitante.

Le membra distese lì, sul materasso
come si sta bene nel mio letto
dopo giornate vissute intensamente!

Così ogni notte si conclude
il percorso di tutta la mia vita
e ogni sera, direi, morir m’è dolce.

Quanto sarà gentile il grande sonno
la sera che mi prenderà per mano
al compiersi del giorno dei miei anni?

Chissà! Da parte mia
ogni sera coltivo l’accoglienza
perseverando nell’allenamento.


Un giorno dopo l’altro

Quanto son grato all’esperienza avuta!
Oggi son morto un poco, e domani
La mia vita sarà un po’ più compiuta.

 

Divertimenti amorosi

 

Non puoi

Tu non puoi impedirmi di amarti.
puoi lasciarmi, spezzarmi la vita
condannarmi a una pena infinita
del mio amore se vuoi puoi beffarti
puoi scavare l'abisso fra noi.
Ma impedirmi d'amarti non puoi!

 

Spergiuro

È vero, amore mio, sono spergiuro.
Mi ricordo di quando t'ho giurato
disteso la tra i fiori, in mezzo al prato
che avrei amato
tutto quello che avresti amato tu.

E ora son spergiuro, e mi rincresce.
Ma se oggi tu ami un altro uomo
quello proprio d'amarlo non mi riesce.

 

I Corteggiamenti di oggi
(scritta alla fine degli anni '60)

Vuoi metterti con me? Con questa frase
pare che i vispi giovanotti d'oggi
intendano dar fondo
a ogni loro abilità
di corteggiare.
A che servono le paroline dolci?
A che le gentilezze?
A che quel delicato insistere
con frequenza assidua e silenziosa
in attesa che un segno
schiuda la via all'ardire?
Sincerità e franchezza, senza fronzoli,
è la chiave moderna della vita.
Vuoi metterti con me? Se tu lo vuoi
rispondi senza far schermaglia alcuna.
E se non vuoi
sia la risposta al pari genuina.

Sincerità e franchezza:
hanno ragione
i giovanotti d'oggi, hanno ragione,
che altro mai di meglio
si può desiderare?
Però non posso fare
a meno di pensare
al tempo dei capricci miei d'amore
quando il cuore
impegnava il suo onore
fino all'ultima battuta
d'una speranza disperata e muta.
Non una frase, non una parola
sortivano allora dalle labbra
quando il nodo gordiano aggrovigliava
esofago, trachea e giugulare
lubrificando così gola e palato,
filtrando d'amor l'ossigeno,
centellinando infine l'alimento
al povero cervello ottenebrato,
costringendo la mente
a una voluttà ansiosa e pigra
come schiarita da una tenue droga.
C'era però lo sguardo, c'erano le pupille
e il dialogo allora si snodava
romantico e affannoso
e gli occhi,
quegli occhi umidi e profondi
non sbagliavano mai
nel dire e nel capire.
E sapevano bene quando il contatto
aveva stabilito la scintilla
che serve a illuminare
lo sbocco di ciascun novello amore.

Ecco, ci siamo, ormai non brama altro
me lo dice il suo sguardo innamorato.
Non mi resta che prenderla per mano
tirarla a me
stringerle la vita
e suggellar l'idillio con un bacio
timido, ardente, prepotente.
Ecco, l'afferro, la trascino a me.
Ma tu che fai? Perché mai resisti?
Si, si, comprendo, devi pur mostrare
che non sei preda facile,
che non cedi comunque al primo assalto.
Ma ora, amore, non esagerare, su vieni
lasciati baciare, questo tu vuoi, io l'ho ben capito
la tua pupilla candida l'ha detto
e la mia ha subito afferrato
il messaggio cifrato.

Ma improvvisamente
al battito ritmato
sulla grancassa del cuore innamorato
s'inserisce una nota assai squillante
come quella dei piatti
battuti al giusto istante
per sottolineare il punto culminante
della sinfonia concertante.
Ahimè talune volte
il codice cifrato d'uno sguardo innamorato
di traduzioni può sbagliarne molte.
Così può capitare
che una mano impietosa
s'allunghi a tingere di rosa
le guance ignare
di quel che gira attorno
a questo strano affare.

Tutto finiva lì, ma certo anche per noi
veniva il giorno in cui ricominciava
la vita nostra, così come il bifolco
ricomincia a tracciare il nuovo solco
quando il sole, col tempo e con fatica
cancellato ha il disastro, e asciugato
il terreno alluvionato.
Ma intanto in quell'istante
impegnato allo spasimo il cuore spasimante
il dramma era totale
il tracollo assoluto
e la vita perdeva ogni significato.

Oggi invece, coi metodi moderni
è un'altra cosa.
La vita è assai più semplice e sincera.
Vuoi metterti con me? No.
Tutto finisce lì, e buonasera.
È come avere un poco d'appetito
e chiedere un pezzetto di groviera.
Come? Non ce n'è più? Bene, pazienza
non si vive di groviera sola.
Proverò dunque a consolarmi
con la gorgonzola.

 

Inquietudini

Non lo so (scritta dopo un sogno inquietante)

Ho visto morire Lucia
travolta da un auto guidata
da un certo Giuseppe.

Chissà qual destino è più triste
morire o fare morire.

Non so, io davvero non so.
quel certo Giuseppe son io
e non so, davvero non so.

 

Un niente come tutto

Basta un niente per fare tutto
basta un seme per fare un fiore
basta un bacio per dare vita
a un sogno d'amore.

Il terrore del mondo è conquistato
da un atomo d'idrogena follia
però quando è bruciato
lassù nel punto giusto del creato
lo stesso atomo illumina la via
percorsa dalla culla della vita
e la rinnova sempre
prima che sia finita.

Un atomo, un granello
che dico: un puntolino
appena inesistente
un niente, insomma, un niente.

Un niente: ciò che serve
forse per fare tutto
ma chi sa accontentarsi?
Non io, certo, non io.
Io voglio tutto subito, qui, ora
io cerco sempre tutto
e non trovo mai nulla.

Così immancabilmente
non faccio niente.


Non mi dispiace

Ti dispiace che io soffra, m'hai detto
e poi ridetto, e ripetuto ancora.
Perché mai, mi domando?
Soffrire è doloroso, non lo nego
però non mi dispiace, anzi, quando soffro
l'esperienza m'insegna tante cose…..


 

Il traguardo

Mi son gettato la vita sulle spalle
come giacchetta leggera
e ora scendo a valle
sul far della sera

Come sarà la notte?
Un sogno, una follia,
illusioni interrotte,
o dolce melodia?

A lungo ho camminato
ma il traguardo
non l'ho ancora incontrato.
È al di là del mio sguardo.


Speranza

Ho cercato disperatamente
cosa ho trovato? Niente.

E tuttavia quel niente è la speranza
che senza scoraggiarsi, avanza.


Tecnologia

Possiamo fare tutto?
L'insicurezza regna
e l'esperienza insegna
quello che ha distrutto.


Alzati e vai

La testa fra le mani
della mia sorte
che cosa mai ne ho fatto?

Alzati, vai, mi sento dire
se ti fermi è morte.


Soltanto

L'esistenza: un dramma?
Una farsa? Un'arte? Una tregedia?

Soltanto vita
semplicemente.


Senza veli

Vorrei veder le cose
così come sono
e non
come vorrei che fossero.

Vorrei vederle così
brutalmente.


Coinvolgimento

Con le tue braccia
mi avvolgi.


Incomprensioni

Ho cercato
non ho capito.
Ho trovato
non me ne sono accorto.

Poi ho capito:
mi sarò sbagliato?

Il mistero è mistero
e la speranza vive.


La strada

Qual è la strada?
Eccola, ma forse
sono altrove.


Quanto?

Quanto dovrò studiare
per imparare
a prendere la via

e camminare
e andare
e così sia?


Unione

Una lente pulita
è tanto trasparente
da essere tutt'una con la luce
da essere tutt'una con la vita.


Non chiederti e vai

Non chiederti da quanto tempo
cammini.

Non chiederti quanta strada
hai fatto.

Dovunque ti trovi comincia
da lì a camminare.

Prima della conoscenza

Cammino cammino
dove arriverò?

Chissà che cosa scoprirò domani:
nuovi fiori
frutti succulenti
paesaggi di fiaba
oppure…. oppure….

Panorami di ghiaccio
desolate lande inaridite
custodi silenti di cadaveri?

Non so
cammino e non so.
Quel che non ho raggiunto
non conosco.
 

Inesorabilmente

Il tempo scorre
inesorabilmente
tra passato e futuro.

E il presente?


La realtà dell'oltre

Talvolta all'imbrunire
guardo il tramonto e oltre:
che ci sarà là in fondo
dietro la coltre
di nubi che tracciano
i confini del mio mondo?

Non riesco a identificare
un volto riconoscibile.

Non mi resta che aver fede
nell'incredibile.


Tra il dire e il fare

Quale spazio permane
tra quel che dici e fai?
Un po' di coerenza
quando la troverai?

Lo so, non strizzo l'occhio
a una fragile coscienza.
Continuerò quel che so fare
nell'incoerenza.

L'occasione e la vita

Ho visto un’occasione
passarti accanto
e tu distratto volgere la testa altrove.

Le occasioni non sono suscettibili
e quella probabilmente non si è offesa
m
a tu che ti sei perso?

Ne ripasserà un’altra, e un’altra
e un’altra ancora
ma quella? Non valeva la pena d’incontrarla?

Forse tu non te ne sei accorto
forse non lo capisci
forse non te lo immagini neppure

ma nel gettare al vento un’occasione
potresti anche gettare la tua vita.
Quella che in quel momento ti si offre.

Insieme nella vita

Ti ho visto più volte addentrarti
da solo nella giungla
e poi tornare scoraggiato e triste.

Ti ho visto seduto per terra
al centro della radura
con la testa incassata tra le spalle.

Ti ho guardato in silenzio incapace
di comunicarti la mia fiducia
la mia speranza.

Se potessi, ti proporrei d'andarci
insieme nella giungla. Forse i ritorni
sarebbero  più rari e più gioiosi.

E forse un giorno sarà senza ritorno
quando scopriremo che laggiù
oltre la giungla, è in attesa la vita.


C'è amico e amico

Se qualcuno contrasta
il tuo modo di fare
ti contesta, ti critica
sottovaluta i talenti
che spendi anche per lui.
Se qualcuno pretende da te
quello che non devi
è un amico, è un amico
che ti lascia libero di dire no.

Se qualcuno t’apprezza
ti capisce, t’interroga
guarda a te con fiducia
ti chiede di essere
c
osì come sei
bell’amico che è!
T’imprigiona
t’incastra
ti condanna ad andare.


Fino a quando?

Ho visto la Grazia
sfiorarti più volte
e tu scansarti
per non lasciarti toccare.

Sarà pudore? Orgoglio?
Paura? Ribellione?
O gentilezza per timore
d'urtarla e farle male?

La Grazia continuerà
a passarti accanto.
E tu? Fino a quando
continuerai a scansarti?


Tra il prima e il dopo

Il tempo scorre
inesorabilmente
posso disporre
solo del presente.

 




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