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da: AUTOSPRINT
2 luglio 1965 Sotto l’egida di un’organizzazione perfetta e completa si è svolta, sulla pista dell’Autodromo di Monza. teatro di imprese velocistiche ad alto livello, il terzo Criterium della Regolarità con caratteristiche opposte, basate cioè sulla precisione cronometrica. E appunto quale perfetto «spacca-secondo», Antonio Thellunq ha sbaragliato ogni avversario vincendo con un numero di penalità veramente sbalorditivo nella sua esiguità.
8 ottobre 1965 Antonio Thellung ha vinto ancora e si è portato così a fianco dei primissimi nella classifica generale del campionato, cioè Borzì e Rollino: ha vinto la quinta edizione del Giro di Parma, una delle più belle manifestazioni regolaristiche dato che sa sempre fondere la regolarità pura o, se vogliamo, la precisione del decimo di secondo, con un minimo di regolarità veloce.
7 aprile 1966
GENOVA - Era facile fare i profeti, alla partenza di questa ventiseiesima Coppa Riviera di Ponente, seconda prova del campionato italiano della regolarità, e indicare in Antonio Thellung il vincitore. Particolarmente dotato per questo tipo di gare, che comprendono prove in una successione ininterrotta di rilevamenti al centesimo di secondo in pianura. Thellung non si è infatti lasciato sfuggire l’occasione di aggiudicarsi la corsa e venti punti, che gli saranno utilissimi nella lunga futura serie di piazzamenti e di vittorie.
9 giugno 1966 Ancora Thellung vince ad Ancona! Adesso basta! Non è più possibile per il regolarista medio aspirare a una vittoria in gare di campionato finché esiste un concorrente come Thellung. Noi vorremmo suggerire, in tono in parte scherzoso ma in parte serio, di istituire una categoria semi-professionistica, nella quale relegare tutti coloro che nel corso di una stagione abbiano conseguito un determinato numero di vittorie, perché disputino gare a sé- In caso contrario, le giovani leve non potranno mal mettersi in vista!
7 luglio 1966 TORINO - In una stupenda giornata di sole, Antonio Thellung si è aggiudicato questa dodicesima edizione del Trofeo dei Rododendri con un numero di penalità minimo, seguito con lieve scarto da Rollino e da Baldrighi; e poi il numero delle penalità sale vorticosamente, il che, conoscendo la preparazione di un alto numero dei 150 concorrenti in campo, lascia immediatamente intendere le difficoltà di questa gara in cui la parte del cronometrista non è più quella completamente determinante. Thellung ha però «stravinto», distanziando notevolmente anche il secondo classificato Rollino di circa quattro punti. Thellung è riuscito a transitare a zero a tutti i ventinove passaggi orari compresi quelli dei controlli e quelli delle diverse prove. Le uniche penalità (invero pochissime) la ha totalizzate nella prova finale di slalom dove su un percorso tortuosissimo occorreva effettuare ben sei passaggi orari.
27 febbraio 1967 Mattatore della giornata è stato il campione italiano della specialità Antonio Thellung di Roma già vincitore di questo Trofeo lo scorso anno che si è aggiudicato la vittoria nientemeno che con, zero penalità su tutta la difficile gara.
17 aprile 1967
Ancora Thellung! E’ ora di finirla! L’anno prossimo molto probabilmente, ricorreremo agli scioperi affinché il Thellung venga escluso dalle gare... unica soluzione per poterlo superare. Questo challenge della regolarità di Frosinone rappresentava la seconda gara di campionato italiano e il bravissimo romano ha collezionato la seconda vittoria assoluta, mettendo una valida ipoteca sul prossimo titolo tricolore.
18 marzo 1968 Nozze d’oro fra la regolarità e Thellung in occasione di questo terzo Trofeo Arrigo Gandolfi, gara organizzata dalla Scuderia San Giorgio di Ferrara in collaborazione con l’Automobile Club per conto appunto della ditta Gandolfi concessionana Simca nel ferrarese. Nozze d’oro perché Thellung con questa vittoria, ha raggiunto il cinquantesimo successo personale ed ha suggellato, con il magnifico premio in palio, addirittura un’autovettura Simca 1000, questa sua brillantissima carriera sportiva. La gara era su misura per lui, ma su misura o no, lo vediamo spessissimo vincitore: consisteva in cinque prove speciali con rilevamento al centesimo di secondo senza alcuna tolleranza. Una di queste è stata abolita perché, fin dall’inizio, l’apparecchiatura elettronica non ha funzionato. Ebbene su una ventina di passaggi circa, Thellung ha commesso un errore oscillante in media, per ognuno di essi, dai tre ai quattro centesimi.
da: AUTOITALIANA
17 giugno 1965 I coniugi Thellung, su Lancia Fulvia 2C, hanno vinto per la seconda volta consecutiva il Criterium della regolarità con elettronica precisione. Antonio Thellung, genovese di nascita ma romano di adozione, e la moglie hanno nuovamente dato dimostrazione delle loro capacità e di una prontezza di riflessi non comune, portando a termine la prova finale (11 controlli orari posti a una certa distanza uno dall’altro sul rettilineo delle tribune) con sole 12,1 penalità. Diamo qui la successione dei tempi stabiliti dal regolamento ai quali il concorrente avrebbe dovuto avvicinarsi nel compiere i vari tratti; fra parentesi sono i tempi impiegati dai Thellung: 10” (9”93); 25” (25”0l ) 40” (39”89); 50” (49”94); 60” (60”08); 70” (70”0l ) 85” (85”0l ) 100” (99”85); 110,’ (110”); 120” (119”86). Siamo nell’ordine dei centesimi di secondo, eppure i Thellung sono transitati dal decimo controllo in perfetto orario. Basti pensare al tempo che intercorre fra la lettura del tempo da parte del cronometrista, l’ascolto da parte del pilota e la sua immediata reazione attraverso il colpo di.piede su!l’acceleratore per passare allo scoccare dello stop — che è poi lo zero nel conteggio alla rovescia — per valutare quale prontezza di riflessi occorra agli equipaggi specializzati nelle gare di regolarità.
25 novembre 1965 Antonio Thellung (lancia fulvia 2C) ha ripetuto la vittoriosa prova dello scorso anno vincendo ancora il Criterium invernale di regolarità, organizzato dall’Automobile Club di Milano e dalla Scuderia Jolly Club di Milano. Thellung ha totalizzato soltanto 6 penalità e mezzo il che dimostra, se ce n’era bisogno, la sua perfetta tecnica nel passare con precisione ai vari controlli orari e nel compiere le prove di precisione. I competenti della regolarità dicono che è stato Thellung a introdurre la nuova tecnica per il passaggio ai controlli orari e cioè quella di non fermarsi con la ruota anteriore a pochi centimetri dalla fotocellula e poi partire di scatto ma di mantenere una andatura costante e passare ai controlli senza né rallentare né fermarsi Per quanto il pilota e il cronometrista siano perfettamente sincronizzati, non è possibile arrivare al centesimo di secondo all’inizio della base o del controllo orario e gli starti sono superiori a quelli risultanti dalla tecnica di Thellung e che molti ora hanno adottato.
16 giugno 1966
La terza vittoria è arrivata per Antonio Theflung (tancia Fui- via 2C) che ha vinto il Trofeo Francois con una sola penalità subita nella prova della prima giornata di gara svoltasi sui viali di piazza Ariostea di Ferrara.
7 luglio 1966
Un nome nuovo si è aggiunto nell’albo d’oro dei Rododendri: Antonio Thellung. Un nome famoso, perché ormai non conta più il numero delle sue vittorie, che segue degnamente i precedenti vincitori.
20 aprile 1967 Il “fenomeno” Thellung continua ad imperversare. Anche nella 27a Coppa Riviera di Ponente, cacciata dalle rive del mar Ligure verso l’entroterra appenninico dal traffico domenicale, questo bravissimo regolarista non ha fallito il colpo. L'Automobile Club di Genova ce l’aveva messa tutta per preparare una gara che avesse le carte in regola per far crollare anche il “divino” Thellung; aveva sfoderato tutta a sua competenza in materia, sfoggiato una serie di quattro prove da far impallidire anche il più ferrato, aveva puntigliosamente organizzato e preparato la gara mobilitando un esercito di commissari di percorso e di cronometristi al fine di mettere tutti i concorrenti sul più equo piano di parità; poi il maltempo s’era alleato per rendere più dura ancora la prova, ma il campionissimo romano è passato imperterrito.
9 novembre 1967 Il romano Antonio Thellung ha concluso in Sicilia la sua stagione conquistando una vittoria (che vale tutto un campionato) nella quinta edizione del Trofeo di Montepellegrino, la più dura fra le gare che ogni anno si organizzano in Italia. Si riteneva che il neocampione italiano proprio perché libero da ogni impegno in classifica non si impegnasse, invece, al contrario, ha disputato una gara eccezionale confermando di avere ampiamente meritato il titolo. Pochi dei concorrenti che erano in gara — e si può senz’altro dire che c’erano i migliori. della penisola — sono stati bravi come lui. In certe prove speciali ha spaccato il centesimo di secondo tanto nelle prove più semplici quanto nelle più difficili.
28 marzo 1968
L’ha spuntata il campione italiano Antonio Thellung per un soffio davanti a Giorgio Pavanello. Quest’ultimo, che l’anno scorso aveva vinto la gara, incamerando regolarmente a sua volta una “Simca 1000”, ha tentato il “bis”, ma forse per l’emozione ha compromesso tutto nel primo settore della prima prova speciale; poi si è prodotto in una disperata rimonta, ma Thellung è un pilota che non consente errori agli avversari.
Da altre testate giornalistiche:
LA PROVINCIA2 ottobre 1966
CORRIERE DELLO SPORT 17 aprile 1967
Antonio Thellung del Jolly Club di Milano, il campione italiano della regolarità per l’anno 1966, ha vinto (dopo la vittoria nella prima prova di Genova) anche la prova di Frosinone, e trovasi ora in testa alla classifica con punti 40.
IL TEMPO 23 ottobre 1967 Il campione tricolore della regolarità, Antonio Thellung, ha vinto da dominatore la 11 Coppa Roma disputatasi all’autodromo di Vallelunga con l’eccezionale partecipazione di oltre settanta piloti e dei migliori specialisti italiani. Ha vinto veramente il migliore, quell’Antonio Thellung che su Fiat 124 ha totalizzato soltanto 20 penalità.
GIORNALE DI SICILIA 30 ottobre 1967 Il romano Antonio Thellung ha vinto la quinta edizione del Troteo Montepellegrino prova nazionale di regolarità. Antonio Thellung campione italiano uscente e già neo campione della specialità anche per il ‘67, si è aggiudicata la difficilissima prova palermitana dominando largamente il campo dei partenti che annoverava i migliori nomi della regolarità nazionale. Il successo di Thellung, che sebbene avesse già conquistato il. suo nuovo titolo in occasione del recente Gran Premio Roma ha molto sportivamente partecipato alla manifestazione palermitana, diventata ancora più prestigioso, se si pensa che il romano lo ha conquistato con ben 11 punti di scarto rispetto al secondo classificato, in una corsa come quella palermitana che per le numerose difficoltà del suo tracciato, è assurta al livello di «super gara» valida per il campionato italiano. Alla cronometrista di Thellung (la giovane figlia) è andata la Targa posta in palio dagli organizzatori in memoria della compianta cronometrista Nina Rigatuso.
Tra le grandi soddisfazioni della mia carriera automobilistica più volte ne ho provato una particolarmente divertente: quella, nel caso di sconfitte, d'aver visto il mio nome scritto più in grande di quello del vincitore.
Ecco alcuni esempi:
AUTOSPRINT 21 luglio 1966
Era naturale che il pronostico della vigilia fosse favorevole al campione Italiano Antonio Thellung, ma per un solo decimo di scarto su una prova al Tuscolo il ferrarese Onofrio Colabella è riuscito ad aggiudicarsi la vittoria, conquistando il Trofeo Caltex e ponendosi in testa alla classifica di questo campionato.
AUTOSPRINT 5 dicembre 1966
AUTOSPRINT 13 marzo 1967
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